Ricariche domestiche e da colonnine pubbliche: analisi di possibili rischi
Tutti voi avete sentito parlare della problematica relativa a un possibile e pericoloso surriscaldamento dei cavi elettrici e soprattutto delle prolunghe, utilizzati per la ricarica della Citroen Amì.
La stessa Citroen raccomanda di estrarre tutto il cavo dalla vettura durante la ricarica, operazione che non è sempre conveniente da fare, a casa perché spesso utilizziamo una prolunga e non vogliamo estrarre tutto il cavo per poi doverlo riporre nuovamente, operazione poco comoda e per cui ci si sporca spesso le mani. Sarebbe più comodo estrarne solo una piccola parte, diciamo circa 50 centimetri, collegarlo a una prolunga adeguata e poi riporre il cavo con molta più facilità una volta effettuata la ricarica. Ma sarà possibile farlo senza che il cavo non estratto si surriscaldi eccessivamente?
Inoltre, sappiamo bene quanto sia importante utilizzare una prolunga adeguata, con cavo di almeno 1.5mm di sezione, meglio ancora se di 2 o 2.5mm, ma cosa succede se utilizziamo una di quelle comode prolunghe che mantengono il cavo arrotolato? Le istruzioni consigliano sempre di srotolarlo prima dell’uso, ma è veramente necessario?
Per ultimo, abbiamo visto che esistono nel mercato degli adattatori/convertitori da presa Shuko a Tipo 2 per ricaricare l’Amì da una colonnina pubblica. In Italia l’uso di adattatori sul suolo pubblico è proibito perché chiunque lo potrebbe staccare mentre è sotto tensione con il rischio di folgorazione. Una buona alternativa sarebbe quella di inserire l’adattatore Shuko già collegato con la spina dell’Amì all’interno del compartimento dove viene riposto il cavo di ricarica. Ma esiste in questo caso la possibilità che il cavo si surriscaldi pericolosamente?
Queste sono le tre domande che ci siamo posti e per dare una soluzione ci siamo dotati di un a termocamera professionale TESTO 872 e di un software per l’elaborazione di immagini termiche. Inoltre abbiamo utilizzato i nostri dispositivi Sonoff sia per monitorare l’assorbimento di energia che la temperatura e umidità ambientale.
Ecco i risultati:
- Prima prova. Ricarica domestica fatta utilizzando una prolunga industriale da 2.5mm ed estraendo solo 50cm di cavo dall’Amì. Le prese Shuko maschio-femmina rimangono all’esterno.
- Condizioni ambientali e carico:
Risultato della prova:
In questo caso la temperatura massima viene raggiunta dal cavo mantenuto all’interno dell’Amì ma la stessa non supera i 28.4 gradi, solo di 8.61 superiore alla temperatura ambientale.
- Seconda prova. Ricarica fatta da una colonnina pubblica utilizzando un cavo convertitore da Shuko a Tipo 2 mantenendo le presa e spina Shuko completa inserita all’interno dell’Amì e chiudendo la porta e una temperatura ambientale di 21.6 gradi.
Al completamento della ricarica la temperatura massima viene rilevata nel cavo riposto all’interno dell’Amì con solo 26.7 gradi. 5.1 gradi superiore rispetto alla temperatura ambientale.
- Terza prova. Ricarica domestica fatta utilizzando una prolunga di 25 metri da 1.5mm quasi completamente arrotolata ed estraendo solo 50cm del cavo di ricarica dell’Amì.
Con una temperatura ambientale di 16.47 gradi il cavo risposto all’interno dell’Amì ha raggiunto una temperatura di 21.3 gradi, poco meno di 5 gradi superiore alla temperatura ambiente, mentre il cavo arrotolato della prolunga ha raggiunto 39.6 gradi. Una temperatura superiore di ben 23.13 gradi superiore alla temperatura ambiente.
Conclusione:
Mantenere il cavo di ricarica all’interno dell’Amì non rappresenta mai un pericolo visto che la temperatura effettivamente si incrementa lievemente ma non rappresenta mai un pericolo, sia nel caso della ricarica domestica mantenendo la spina e la presa Shuko all’esterno che in quello della ricarica fatta da una colonnina pubblica mantenendo la spina e la presa Shuko all’interno della vettura. Anche l’uso di una prolunga estesa durante la ricarica non rappresenta nessun rischio sempre che il cavo abbia un diametro di almeno 1.5mm. Per ultimo, utilizzare una ricarica mantenuta arrotolata presenta un rischio moderato, specie se esposta al sole o in temperature ambiente elevate. In questo caso è sempre meglio srotolare il cavo per evitare l’effetto “bobina” che genera un certo surriscaldamento. Si deve considerare che la temperatura massima sopportata dal cavo della prolunga a norma dev’essere compreso fra 70 e 100 gradi centigradi.
Elementi utilizzati
Termocamera TESTO 872:
https://www.amazon.it/Testo-termocamera-termografia-immagine-0560-8721/dp/B01N4MNIOR?th=1
Prolunga da 25 metri con avvolgicavo:
https://www.amazon.it/MASTERPLUG-ProXT-Avvolgicavo-Robust-25m/dp/B00J9MLN9C?th=1
Prolunga adattatore Shuko-Tipo 2:
https://www.amazon.it/ITSYN-Cavo-Adattatore-Tipo-Citroen/dp/B09H671YFR
Sistema per la gestione e il monitoraggio della ricarica:
Sistema autocostruito basato su componenti Sonoff
3 risposte su “Sistemi di ricarica: Uso di convertitori e Prolunghe”
Salve, aggiungete pure i vostri commenti e/o osservazioni.
Grazie!
Ti volevo segnalare la possibilità caldamente consigliata di caricare l’Ami tramite la 3A (prodotta dalla Scame) pensata proprio per Scooter a Quadricicli lasciando la tipo2 alle auto che la sfruttano appieno.
https://www.subito.it/accessori-moto/cavo-ricarica-colonnine-citroen-ami-scame3a-4metri-roma-379282855.htm
Naturalmente! La prolunga/adattatore Scame 3A è anche molto più economica. Il problema che abbiamo rilevato è che in molte città la maggioranza delle colonnine nuove non hanno più la presa Scame3A e che molte delle esistenti sono state danneggiate/vandalizzate e sono quindi inutilizzabili. In questi casi, in mancanza di alternativa non resta che usare la Tipo 2 che è sicuramente lo standard universale.